Si parla tanto di sistema immunitario in questi giorni, considerando gli eventi sanitari che ci condizionano la vita. L’influenza è sempre stata presente nella nostra vita: ci siamo presi febbre e raffreddore svariate volte nella vita, ma da quando siamo alle prese con il coronavirus, purtroppo, la questione del sistema immunitario è più pressante.
Per chi sta bene di salute, forse, poco conta, ma per chi, come me, è debole da sempre, diventa davvero pauroso vivere normalmente quando la fuori esiste un virus che potrebbe farmi addirittura perdere la vita.
Da bambina ero abituata a rimanere a casa quando gli altri se ne andavano a giocare sotto la pioggia, saltando nelle pozzanghere con i loro stivali di gomma. Quanto li invidiavo. Allo stesso modo, non ho mai partecipato in una battaglia a palle di neve, non ho mai fatto il bagno in spiaggia se c’era vento forte, non ho mai potuto avere animali domestici. Mia madre ha sempre temuto follemente per me. Non che, quando mi ammavalo, rischiassi la vita. Mi veniva la febbre, la tosse, alle volte la tonsillite, ma in pochi giorni guarivo e stavo bene. Eppure, non potevo partecipare in tutte quelle situazioni che mettessero a rischio la mia salute, colpa del mio sistema immunitario apparentemente debole.
Il mio pediatra era convinto che crescendo sarei diventata più forte, che il sistema immunitario si sarebbe rafforzato e che non avrei più dovuto prendere tutte quelle accortezze. Così, con quella speranza, con quell’esca dondolante sempre davanti a me, ma inafferrabile, ero cresciuta in attesa di un’età in cui avrei potuto fare tutto quello che mi ero persa, dalle palle di neve ai tuffi in pieno inverno.
Non sono stata così fortunata. Ho scoperto di soffrire di una malattia autoimmune, la vera ragione della mia salute debilitata. Niente di particolarmente brutto, per fortuna, ma non ho mai potuto realizzare i miei sogni di una vita sfrontata, piena di incognite e pericoli, di incoscienza e di adrenalina. Niente. Mi è toccata una salute che mi ricorda sempre di non essere ideale.
Non sarebbe stata una vita troppo deludente, ad ogni modo, se nel mondo non fosse capitata l’orribile pandemia che ci sta investendo da quasi due anni, però. Questo ha cambiato le cose perché intorno a me persone sanissime sono finite in ospedale in fin di vita e, per la prima volta in vita mia, ho iniziato a temere per la mia esistenza. Quello che più mi spaventa è l’egoismo delle persone, di chi crede che non gli accadrà nulla e quindi non rispetta le regole per la tutela della salute altrui. A queste persone chiedo, per piacere, di considerare chi non ha un sistema immunitario eccezionale come il loro, e di rispettarne i bisogni e le esigenze, in fondo, basta così poco…